L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto è un libro tanto pieno di fantasia e di estro da sembrare scritto non da un uomo, ma da un’orda di folletti e di fate. È, allo stesso tempo, un libro pieno di logica, di raziocinio, di sfavillante lucidità. È un libro torrenziale, labirintico, cangiante. È per certi versi, si potrebbe dire, impossibile da raccontare: ossia impossibile da intrappolare in una narrazione teatrale. Eppure la sfida mi attraeva in modo irresistibile. Valeva la pena tentare, secondo me. Valeva la pena rischiare di finire travolti dal torrente, dispersi nel labirinto, abbagliati dalle sue iridescenze. Giudicate voi il risultato.
ROBE DELL'ALTRO MONDO Cronache di un'invasione aliena
di Gabriele Di Luca
Regia Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti
Con Carrozzeria Orfeo
Collaborazione Federico Bassi
Sebastiano Bronzato
Massimiliano Setti
Giacomo Trivellini
Produzione Carrozzeria Orfeo
Lo spettacolo originale, nato nel 2012 e oggi a nostro avviso più attuale che mai, si sviluppa intorno al tema delle paure metropolitane, ovvero l’insieme delle fobie e delle tensioni sociali che innegabilmente caratterizzano e condizionano la nostra quotidianità. Pregiudizio, intolleranza, sospetto, insicurezza, solitudine, censura e terrorismo ideologico come elementi che costantemente influenzano un tessuto sociale sempre più fragile e disarmato.
Ed ecco la storia: in un mondo incrinato da una profonda crisi economica, sociale e umana, dove ogni via d’uscita sembra ormai perduta, l’unica speranza di salvezza sembra essere rappresentata dagli Alieni, da qualche tempo scesi sulla terra per aiutarci a risolvere i nostri problemi più gravi.
Inizialmente percepiti come un miracolo, vengono quasi immediatamente demonizzati, strumentalizzati e, infine, perseguitati da chi detiene il potere ed è privo di qualsivoglia interesse al cambiamento.
I notiziari in sottofondo accompagnano la trama raccontando le contraddizioni e le distorsioni del nostro tempo, specchio di una società ridicola e invasiva, nella quale il fatto diventa notizia, la notizia pettegolezzo, il pettegolezzo verità.
Un percorso frammentato – narrato per immagini – una serie di fotogrammi interiori – istantanee in bianco e nero dell’animo di una giovane donna.
La storia di un amore funziona da mezzo di contrasto per evidenziare una storia familiare difficile e dolorosa fondata come è su un rapporto di odio-amore tra la giovane donna e sua madre , un rapporto esemplare per i suoi abissali risvolti emotivi. E’ la storia di un dolore , anche, della sofferenza di una perdita. E la musica accompagna , contrasta, precede o insegue le immagini, le parole ed i gesti. Per incontrarsi, solo nel finale, in una lenta, cinematografica dissolvenza.
di Valentina Esposito
Regia Valentina Esposito
Con Fort Apache Cinema Teatro
Collaborazione Alessandro Bernardini, Luca Carrieri, Matteo Cateni, Chiara Cavalieri,
Viola Centi, Massimiliano De Rossi, Massimo Di Stefano, Gabriella Indolfi, Giulio Maroncelli, Piero Piccinin,
Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Cristina Vagnoli
Produzione Fort Apache Cinema Teatro
In occasione del matrimonio dell’ultima e unica figlia femmina di una numerosa famiglia tutta al maschile, si riuniscono nuovamente tre generazioni di persone legate da antichi dolori e irrisolte incomprensioni. La cerimonia diventa pretesto per rimettere sullo stesso tavolo i padri dei padri e i figli dei figli, e consumare una vicenda d’amore e d’odio, sospesa tra passato e presente, sogno e realtà. Lo svolgimento della trama anima il vero significato di una pièce che prova a scandagliare l'anima di uomini che nei lunghi anni di reclusione hanno sofferto per gli affetti lontani, per i figli distanti, per gli amori perduti, e si trovano ora a tentare una ricostruzione emotiva di un rapporto difficile fatto di rivendicazioni e ribellioni.
Note di regia
Questo spettacolo è dedicato a chi non c’è. Ai figli lontani e ai padri che sono morti mentre i figli erano lontano. Sulla scena ci sono tutti, le persone, i personaggi, i fantasmi. Non importa se non c’è più il muro di un carcere a separarli. Ancora una volta questi attori usano il teatro per quello che serve, per colmare una distanza, per aggredire il senso di colpa, per sostenere il peso del giudizio. Per parlare a chi forse è in platea o forse non c’è più. Ed è in questo sforzo e in questa necessità che ci raccontano della famiglia, della ferocia degli affetti, dell’amore e della violenza, della solitudine. Del tempo che passa. In un semplice, tragico, commovente passaggio dalla realtà alla finzione.
Amava farsi chiamare “La Negra”, perché era sempre dalla parte degli ultimi, con la rara coerenza di un’artista che ha sempre usato la sua arte come strumento di lotta per il popolo. Mercedes era una cantòra popular, una pasionaria che usò la propria voce per dare voce a chi non ne aveva. Un destino racchiuso in una voce. Un viaggio alla scoperta di un’anima tormentata, che dietro la sua inguaribile voglia di lottare, nasconde una profonda e dolorosa solitudine. Che diventa dramma per l’esilio impostole dal regime totalitario che ha procurato alla sua martoriata Argentina oltre trentamila vittime, e che l’ha resa testimone internazionale della battaglia delle Madri di Plaza de Mayo. Mercedes Sosa, come tutti i grandi che se ne vanno, ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche un messaggio, Todo cambia. Tutto cambia proprio quando pensiamo che nulla cambierà.
Dal 1992 questo spettacolo è in perenne rappresentazione ai quattro angoli del globo: l'hanno visto in Groenlandia e in Cile, in Turchia e in Spagna, in Norvegia e in Italia, più di mille repliche per questo piccolo, perfetto meccanismo che continua a stupire e divertire, anche dopo averlo visto decine di volte. Il tema de La lettera è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau Esercizi di stile. Paolo Nani (considerato uno dei maestri indiscussi del teatro fisico a livello nazionale), da solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a una storia che si ripete 15 volte, tutte con la medesima trama, ma ciascuna interpretata da una persona diversa.
di Antonello Fassari e Gino Auriuso
Regia Fassari e - Auriuso
Con Gino Auriuso Antonello Fassari
Collaborazione Spettacolo teatrale e musicale con Antonello Fassari, Gino Auriuso e Sandro Scapicchio
Produzione -
Metti due attori con il vernacolo nel sangue, due mondi diversi e paralleli come il teatro romano e quello napoletano; l’avanspettacolo ed il varietà ne nasce uno spettacolo unico e coinvolgente.
Antonello Fassari e Gino Auriuso interpretano il repertorio di Viviani, Fabrizi, Taranto, Pasolini; sonetti di Trilussa, E. De Filippo, G.G. Belli, S. Di Giacomo. I due interpreti si fondono in un incontro teatrale dove le migliori sfumature della romanità e la coinvolgente energia partenopea la fanno da padrone dando vita ad una dirompente messa in scena.
26 GENNAIO 2024
Venerdì, ore 18:00/21:00 Repliche 27-28 gennaio
I di(a)lettanti
Non c'è due senza tre
di Liberamente tratto da racconti popolari
Teatro in vernacolo
×
GUGLIONESI
SPETTACOLI E STAGIONE TEATRALE
26 GENNAIO 2024
Venerdì, ore 18:00/21:00 Repliche 27-28 gennaio
I di(a)lettanti
Non c'è due senza tre
di Liberamente tratto da racconti popolari
Regia Simone D'Angelo
Con I di(a)lettanti
Collaborazione -
Produzione Compagnia teatrale di(a)lettanti di Guglionesi
Teatro in vernacolo
In un tranquillo paesino, il sindaco Adamo è un uomo ambizioso e determinato
a portare avanti i suoi progetti per la comunità. Tuttavia, in questo pittoresco
scenario, si nasconde qualcosa che vuole ostacolarlo a tutti i costi. Ma non è
tutto: un gruppo di donne astute e ingenue cerca di ricattarlo per i propri
scopi e ad altre il Sindaco proporrà alternative di vita. Tra intrighi, colpi di
scena e situazioni comiche, questa commedia popolare vi farà ridere mentre
seguite le avventure del romantico Adamo e la sua lotta per il potere.
Preparatevi a una serata di risate e divertimento, dove nulla è come sembra e il
sindaco dovrà fare i conti con una comunità che lo sostiene, ma anche con le
insidie che si celano dietro le quinte. Una commedia irriverente e spassosa che
vi farà riflettere sulle dinamiche del potere e sulle fragilità umane, il tutto
condito con un pizzico di romanticismo e un tocco di follia. Non perdete
l'occasione di assistere a questa commedia che vi terrà incollati alla poltrona
fino all'ultima battuta!
di Associazione Musica Maggiore
Regia -
Con I Filarmonici di Montescaglioso
Collaborazione -
Produzione -
Natale Guglionesano 2023
Nell'ambito delle manifestazioni culturali del NATALE GUGLIONESANO 2023, a cura del Comune
di Guglionesi, giovedì 4 gennaio 2024 presso il teatro comunale "Fulvio" (ore 21) è in programma il "BUON ANNO IN MUSICA" con
l'esibizione della Grande Orchestra di Fiati "I FILARMONICI DI MONTESCAGLIOSO"
(Orchestra d'Europa).
Un evento di straordinaria portata culturale che grazie all'Associazione
Musica Maggiore presenterà un repertorio musicale interpretato da musicisti
e professori di richiamo nel panorama nazionale ed europeo dell'orchestra per fiati.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all'Infopoint (Castellara,
largo Garibaldi), il martedì e il giovedi (ore 17-19) fino ad esaurimento dei
ticket di accesso.
***
L’Orchestra di Fiati “I FILARMONICI” Città di Montescaglioso (MT), nasce nel
2006 ed è composta da circa 55 professionisti e virtuosi del settore musicale,
si distingue subito nel panorama musicale nazionale organizzando svariati
concerti ed eventi di alto spessore che la vedono partecipe riscuotendo numerosi
successi di pubblico e critica. Nel dicembre 2010, dopo un'intensa attività
concertistica svolta nel corso degli anni, l'orchestra organizza una tournée
intitolata “Quelli che … la Musica in Tour”, che porta “I FILARMONICI” in giro
per l'Italia da Sud a Nord, approdando in prestigiosi teatri. Da ricordare:
Teatro Metropolitan di Ginosa (TA), Teatro Fulvio di Guglionesi (CB), Teatro
Splendor di Bollate (MI).
Il tour si è concluso con la partecipazione della compagine orchestrale al
prestigioso Concorso Internazionale per Orchestre di Fiati “Prague Music
Festival” tenutosi a Praga (Repubblica Ceca) nel gennaio 2011, in cui
l'orchestra si è imposta aggiudicandosi il Primo Premio di Categoria ed il
Premio Speciale della Giuria per la migliore esecuzione del brano d'obbligo.
Successivamente, nel gennaio 2012, l’Orchestra parteciperà nuovamente al
Concorso “Prague Music Festival” dove si aggiudicherà il Primo Premio nella
Categoria “Top Class” di categoria superiore ed il Premio Speciale della
Giuria per la migliore esecuzione del brano d’obbligo e del brano a scelta.
Diretta dal M° Rocco Eletto , con la direzione artistica di Dino
Ditaranto l'orchestra offre un repertorio molto ricco e variegato che spazia
dal sinfonico-classico fino ad arrivare al leggero, jazzistico, toccando così
autori come Rossini, Respighi, Tchaikovsky, Gimenèz, Modugno, Abba, Santana,
Queen, Deep Purple, Morricone Village People e punta gran parte delle risorse
proprio sulla musica leggera, con lo scopo di avvicinare anche il pubblico
giovanile a questa realtà, motivo per il quale nella seconda parte dei concerti
la formazione si arricchisce di alcuni “preziosi elementi musicali” (tastiera,
chitarra elettrica, basso elettrico e batteria) che rendono suggestivi e
realistici quei brani dal carattere travolgente e frizzante che coinvolgono il
pubblico, rendendolo partecipe di un'emozione unica e nuova che solo le note
dell’Orchestra di Fiati “I FILARMONICI” riescono a trasmettere.
***
PROGRAMMA MUSICALE Orchestra di Fiati “I FILARMONICI” di Montescaglioso (MT) Direttore: M° Rocco Eletto
Direttore Artistico: Dino Ditaranto
Prima Parte
LA FAMILIARE
Gran Marcia Sinfonica (V. Alise)
MARCIA SLAVA, Op. 31
(P. I. Tchaikovsky)
CAVALLERIA LEGGERA
(F. V. Suppè)
THE SECOND WALTZ
(D. Šostakovič)
L’ETA’ DELL’ORO Grande rivista sinfonica
(AA.VV. - trascr. N. H. Samale)
Seconda Parte
DISNEY FANTASY
(AA.VV. - arr. N. Iwaii)
FILM FANTASY
Selezione delle più belle colonne sonore di film
(AA.VV. - trascr. V. Simmarano)
POOH FOREVER
(AA.VV. - arr. S. De Palma)
SANTANA IN CONCERT
(AA.VV. - arr. G. Gazzani)
di Alessandro Clemente, Alberto Di Risio e Raffaello Tullo
Stagione teatrale 2023 Teatri Molisani
×
GUGLIONESI
SPETTACOLI E STAGIONE TEATRALE
14 MAGGIO 2023
Domenica, ore 19:00
Raffaello Tullo
Contrattempi moderni
di Alessandro Clemente, Alberto Di Risio e Raffaello Tullo
Regia Alberto Di Risio
Con Raffaello Tullo
Collaborazione -
Produzione Raffaello Tullo Smilemaker e Teatro Traetta Bitonto
Stagione teatrale 2023 Teatri Molisani
Una casa piena di telecomandi ed elettrodomestici, paradiso della domotica. Una fidanzata premurosa e con una fissazione per le canzoni di Al Bano. I cordiali suoceri che arrivano per pranzo e un adorabile pappagallo che non riesce proprio a tenere il becco chiuso. Cosa potrebbe andar mai storto al protagonista di “Contrattempi moderni”? Praticamente tutto. In un rocambolesco one man show di teatro fisico e visuale, il nostro eroe tecnologico si barcamena con mille vicissitudini che renderanno la preparazione del pranzo un'esilarante, tragicomica, odissea personale. Tra aspirapolveri danzanti, specchi magici, coreografie di tap e body percussion, oggetti domestici suonanti, tecnologia impicciona, messaggi vocali compulsivi e lancette implacabili che galoppano verso l’ora X, il protagonista riuscirà a servire un pranzo memorabile?